Idea/Proposta 23 -  Attività produttive Sostenibili per rinnovamento del polo industriale goriziano

 

Per dare nuovo slancio e nuova direzione alle attività produttive del territorio goriziano il nostro gruppo intende perseguire la strada della sostenibilità ambientale e della tutela della salute umana.

Nell’intento di favorire la competitività d’impresa si  adottano  politiche di sostenibilità orientate verso la promozione di nuove forme di sviluppo e gestione dei sistemi produttivi.

Per far ciò si intende avvalersi di diversi strumenti di politica industriale in modo coerente ed integrato con le proprie competenze, anche in materia urbanistica, ambientale, di sicurezza dei luoghi di lavoro e di politica economica.

Nell’ambito della politica ambientale-energetica, favorisce lo sviluppo, la valorizzazione e l'integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, dando la preferenza alle tecnologie a minore impatto ambientale e promuovendo il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti e di nuova costruzione.

Di sostegno ad interventi di recupero ambientale di siti già destinati alle attività economico-produttive (e altre attività di servizio alla produzione ivi incluse strutture ed infrastrutture per la ricerca, il trasferimento tecnologico, la creazione di impresa) in condizioni di compatibilità ambientale.

Attività da promuovere :

-       Ricerca e sviluppo per l’eliminazione dell’uso della plastica fossile tramite l’uso di prodotti a km 0 come già fatto in altri paesi.

 

"L’isola di Bali è considerata un gioiello dell’arcipelago indonesiano, una calamita turistica famosa per spiagge idilliache e foreste lussureggianti. Ma anche questo piccolo paradiso non è al sicuro dalla maledizione dell’inquinamento della plastica. Più della metà dei rifiuti polimerici che finisce negli oceani (circa il 60 per cento del totale) proviene da cinque nazioni asiatiche: Cina, Filippine, Thailandia Vietnam e per l’appunto, Indonesia. Il problema, che già si può toccare con mano su rive e spiagge dell’arcipelago, ha ispirato il biologo e imprenditore locale, Kevin Kumala, a creare una soluzione. Durante gli anni universitari Kumala ha studiato da vicino le bioplastiche e i nuovi materiali ottenuti da soia e mais. A partire da questo lavoro, assieme ad un amico e collega, il biologo balinese ha messo a punto la propria ricetta per una nuova bioplastica a km zero, realizzata con amido di manioca (radice comune in tutta l’Indonesia), olio vegetale e resine organiche. Il materiale creato è al 100% di origine naturale, essendo privo di additivi di origine fossile o artificiale. È biodegradabile (da tre a sei mesi a seconda delle condizioni del suolo), compostabile e si scioglie nel giro di pochi minuti se immerso in acqua calda, senza lasciare nessun residuo tossico. E’ così sicuro Kumala, da dare in prima persona una dimostrazione sciogliendo un pezzo della sua bioplastica in bicchiere e bevendolo"

 

-       Produzione di cibo per animali a km 0 venduto alla spina per eliminare gli imballaggi plastici accoppiati con colla che vanno direttamente all’inceneritore

-       Produzione ittica a km 0 con l’uso dell’acqua del fiume Isonzo per un prodotto sano a km 0 (in questo caso a miglia 0).

-       Produzione di pannolini lavabili di cui in regione abbiamo il bell'esempio della Ecobabydi Pordenone.

 

Valter Cidin

 

Gorizia 04 febbraio 2017 (11:55)

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