La riapertura di Galleria Bombi risolverà i problemi di Gorizia?

Venerdì 23 Marzo 2018, dopo 10 anni, dovrebbe riaprire al traffico Galleria Bombi.

Stando a quanto scritto nell'articolo de Il Piccolo del 20.03.2018 l'amministrazione di Gorizia è prossima alla riapertura della galleria, recentemente usata anche come luogo di "prima accoglienza" per gli immigrati fuori convenzione o in attesa di esserlo e chiusa proprio per questo motivo.

Questo però è un altro capitolo della storia e su cui non intendo tornare, quello che mi interessa è la visione urbanistica e le motivazioni tecnico-commerciali che hanno portato alla decisione non tanto di riaprire la galleria ma di riaprirla al traffico.

Per ora riaprirà solamente ai residenti e ai mezzi autorizzati con limite 20 Km/h e a senso unico verso piazza Vittoria, per poi fatti i "lavori necessari" riaperta per tutti. Ma quali sono questi "lavori necessari"? una gettata di calcestruzzo su un telo direttamente sulla "non carrabile" pavimentazione in pietra esistente del tratto di piazza Vittoria in modo da essere un domani esportata facilmente se l'idea non dovesse dare i frutti sperati, il tutto per la modica cifra stimata di circa 80.000 Euro.

Tralascio il fatto che in campagna elettorale e nel programma del centro destra non solo non si parlava di riapertura ma c'è scritto proprio altro.

 

Voglio invece concentrare l'attenzione sulla metodologia di intervento, che pur di dire che noi non siamo quelli del "No se pol", si rischia di diventare quelli del "Fasemo e dopo vedemo se serve", il problema che di mezzo ci sono i soldi dei cittadini, che dopo potrebbero anche chiederne conto.

La tesi pro-apertura è che la crisi del commercio cittadino sia anche colpa della chiusura della galleria e che la sua riapertura darà una spinta che farà da volano alla rinascita di Gorizia, se così sarà ovviamente saremo tutti contenti, resta però da capire in base a quali studi e piani urbanistici-commerciali si è arrivati ad una simile conclusione.

A Gorizia deve essere rivisto tutto il piano regolatore e sopratutto va fatto un nuovo piano del traffico, la rinascita di una città non può avvenire con interventi SPOT, ma va fatto un piano strategico globale, che poi eventualmente individui degli interventi puntuali ma senza una visione generale non servono a nulla.

C'è poi da ricordare come la visione moderna dell'urbanistica di una città sia improntata alla pedonalizzazione dei centri ed ad una mobilità sempre più sostenibile, si inizia a parlare di trasporto pubblico gratuito, bike sharing, car sharing, per non parlare della chiusura dei centri alle automobili diesel, ma Gorizia sembra andare da un'altra parte, manca in questa città la presunzione di essere città, il voler restare ancorati a soluzioni passate, soluzioni che hanno portato al depauperamento della città con la chiusura di molte attività commerciali, che hanno sostituito le industrie esistenti con impianti biomassa o gas per la produzione di energia o di trattamento rifiuti, quello che manca quindi è il progetto, la visione di città che Gorizia deve avere e deve avere al più presto.

La riapertura della galleria potrebbe essere giustificata solo da uno studio del traffico, di pianificazione e di rilancio del commercio a livello globale, senza il quale a dover essere giustificata potrebbe essere solo la spesa sostenuta.

 

Fabio Curci

Scrivi commento

Commenti: 3
  • #1

    Bobbu (mercoledì, 21 marzo 2018 19:28)

    Scelta giusta

  • #2

    Roberto (giovedì, 22 marzo 2018 11:34)

    Apertura a senso unico verso piazza Vittoria potrebbe avere senso. Riguardo le auto diesel credo che, dati emissioni alla mano, inquinino meno di quelle a benzina anche recenti

  • #3

    Giada (venerdì, 23 marzo 2018 07:55)

    Il bello di piazza Vittoria è di essere una piazza dove si possono portare i bambini a giocare senza avere il pensiero che passino le macchine... riaprire la galleria renderà meno fruibile la vita in centro soprattutto a coloro a cui piace passeggiare, andare in bici ecc ecc. pessima scelta !!!!