Scuola


Idea/Proposta 22 -  La casa delle Associazioni

La Casa delle associazioni è pensata per fornire una sede o un punto d’appoggio alle associazioni iscritte all’albo comunale che per tipologia, dimensione o ridotta capacità economica non sono in grado di gestire una sede autonoma.

Alla base dell’investimento sta il riconoscimento del ruolo prezioso che le associazioni rivestono per la comunità dalla promozione della cultura e dello sport, fino ai valori dell’integrazione e del rispetto per l’altro.

Alle associzioni viene chiesto di partecipare alle spese di gestione della sede in misura proporzionale all’utilizzo.La sala riunioni può essere utilizzata da tutti i soggetti che ne fanno richiesta rivolgendosi direttamente all’Auser, compilando la domanda con almeno 15 giorni d’anticipo e pagando la quota rimborso spese per l'uso della sala almeno 7 giorni prima del giorno richiesto (il mancato pagamento entro tale data annulla la richiesta ).

La Casa, di proprietà del Comune, è composta da undici locali, oltre gli spazi di servizio, e viene utilizzata dalle associazioni secondo precisi criteri per l'uso.

Le associazioni che vi hanno sede usufruiscono degli spazi a rotazione sulla base di un calendario prestabilito settimanale e/o mensile.

La gestione della Casa delle associazioni è affidata dal Comune a un soggetto gestore (Auser Provinciale) che vi ha stabilito la propria sede e che espleta le funzioni connesse all’utilizzo e alla fruizione dell’immobile. L’Auser offre alle associazioni i servizi necessari alle loro attività: un servizio di segreteria permanente, un front-office, un appoggio logistico ed organizzativo, nonché l’ apertura e chiusura della struttura stessa.

Le associazioni interessate a usufruire degli spazi presso la Casa delle Associazioni possono fare domanda in qualsiasi periodo dell’anno; le domande saranno accolte in base alla disponibilità di spazi disponibili.

Le domande per l'assegnazione di spazi devono essere redatte sull'apposito modulo e consegnate all'Ufficio Partecipazione o al Protocollo Generale.

 

Ecco il pregresso:

Il Comune di Gorizia dà il via al secondo lotto della Casa delle associazioni di Lucinico. Lo si scopre leggendo il Piano triennale delle opere piubbliche. L’edificio sito in via Udine a Lucinico - si legge nella scheda progettuale - ha ospitato da tempo immemorabile la scuola elementare della comunità locale. La carenza di disponibilità finanziarie ha impedito, per molti anni, i lavori di adeguamento normativo relativamente sia agli impianti tecnologici che alla sicurezza.

Il progressivo decadimento degli impianti con il conseguente aumento delle potenziali condizioni di rischio per l’utenza, ha portato l’amministrazione comunale nel 2001 a deciderne la chiusura con il trasferimento della scuola elementare nel vicino complesso di via Romana ospitante la scuola media. Tale trasferimento, peraltro, è stato facilitato dal fatto che il complesso era sicuramente sotto utilizzato ed, essendo relativamente recente, in condizioni nettamente migliori».

L’edificio di via Udine rimase così vuoto (salvo l’utilizzo di alcuni locali come deposito da parte dell’associazione “La Salute”) e quindi, ipoteticamente, pronto per essere destinato ad altri usi. «La comunità di Lucinico ha più volte ipotizzato di trasformare l’edificio in modo da essere destinato ad ospitare le molteplici associazioni sparse sul territorio comunale. L’intervento - si legge nel Piano - è una manutenzione straordinaria con ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi e quindi costosa e subordinata al reperimento di contributi. Grazie a quello di 80 mila euro per 3 anni (2006, 2007, 2008) concesso dalla Fondazione CariGo è stato possibile progettare, indire la gara e ultimare il 1° lotto di 390 mila euro. È possibile prevedere la progettazione di un ulteriore lotto nel 2014/2015 per una spesa di 330 mila euro di cui 300 mila finanziati auspicabilmente ancora dalla Fondazione CariGo».

Grande festa a Lucinico per il taglio del nastro alla nuova “Casa delle associazioni”. Un primo passo per ripopolare uno degli edifici simbolo della storia della frazione goriziana, la ex scuola elementare “Edmondo de Amicis” che ha “forgiato” intere generazioni di bambini e ragazzi di Lucinico fin dal lontano 1890, anno della sua fondazione, quando la scuola accoglieva scolari fino ai 14 anni, maschi e femmine, con l’insegnamento della lingua tedesca ai primi e di cuciti e ricamo a bambine e ragazze. L’apertura della “Casa delle associazioni”, dove troveranno posto tutti i vari sodalizi sorti all’ombra di San Giorgio, segna di fatto la conclusione del primo intervento di riqualificazione dell’edificio, realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Carigo, e tenuto a battesimo anche dall’immancabile esibizione dei Danzerini di Lucinico e da una mostra del Fotoclub sulla storia della frazione.

 

Valter Cidin

 

Gorizia 03 febbraio 2017 (08:21)

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Idea/Proposta 14  -  Gorizia città CARDIOPROTETTA

Oggi cambiamo un po' argomento, parliamo di prevenzione e salute nella nostra città.

Da un po' di anni a questa parte grazie anche a progetti come quello che potete trovare a questo link: http://www.italia-defibrillatori.it/citta-cardio-protetta/ sempre più città si stanno dotando di defibrillatori semiautomatici sia in locali sportivi come palestre (dove ormai sono obbligatori per legge), sia in edifici pubblici che nelle strade della città.

Anche a Gorizia si è incominciato a fare qualcosa, come nelle palestre, ma sarebbe bello che anche da noi si facesse qualcosa di più.

Non serve raccontare quanto importante sia agire tempestivamente durante un infarto, tra le prime cause di morte, allora, visto che ormai la tecnologia ce lo permette e i costi per un ente pubblico sono esigui perché non dotare la città di una rete di queste apparecchiature in modo che siano presto reperibili in caso di necessità.

Iniziando ad esempio nelle scuole, nei luoghi di aggregazione, nei parchi pubblici dotati di giochi, nelle vie e piazze più frequentate, creando una distribuzione capillare per cercare di diminuire drasticamente il tempo di intervento in caso d'infarto, tempo che fa la differenza tra la vita e la morte.

Il comune potrebbe farsi anche promotore attraverso la forma dell'incentivazione dell'acquisto di tali apparecchiature anche dei privati soprattutto associazioni sportive, grandi aziende e supermercati ecc. in modo da ampliare sempre più la rete e realizzare Gorizia cardioprotetta.

Questa è una di quelle cose che si potrebbero fare con pochi soldi ma che sarebbe di enorme utilità.

 

Fabio Curci

 

Gorizia 10 gennaio 2017 (09:01)

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Idea/Proposta 13  -  Orti urbani e Orti didattici

Con il fine di perseguire l’obbiettivo di Gorizia Km 0, la proposta in oggetto mira alla creazione di almeno un orto urbano per quartiere (in allegato planimetria di quello proposto dall’Associazione Essere Cittadini nel 2013 al Comune) e di un orto didattico per ogni scuola primaria.

Dare la possibilità ai cittadini di coltivare per autoconsumo e commercio al dettaglio in opportuni spazi urbani è l’inizio di un percorso che punta all’incentivo della produzione locale che indirizza verso la costituzione di cooperative di cittadini coltivatori biologici creando nuovi posti di lavoro sostenibili (splendido esempio http://www.arvaia.it/ ).

Fondamentale è il percorso pedagogico dei nostri futuri cittadini consapevoli che con l’orto didattico a scuola imparano il rispetto per l’ambiente, l’autoproduzione, la corretta alimentazione, la socialità e condivisione dei ruoli che l’agricoltura comporta, il tutto coadiuvato dall’implementazione di lezioni all’interno del POF da parte di associazioni come lega Ambiente.

 

Valter Cidin

 

Gorizia 9 gennaio 2017 (09:01)

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